L’AVO provvede a segnalare alla Direzione Sanitaria dell’Ospedale i nominativi dei volontari che hanno frequentato il corso e che prestano la loro opera in ospedale.
Il Presidente dell’AVO tiene i contatti con la Direzione Sanitaria dell’Ospedale e sottoscrive con esso una convezione che regola il servizio dei volontari.
Tra i volontari viene nominato un responsabile, per ogni giorno della settimana, con il compito di coordinare l’attività del gruppo.
L’impegno minimo di servizio richiesto è di un turno di almeno 2 ore settimanali. Il servizio dovrà essere svolto esclusivamente nei turni previsti rispettando le norme e l’orario concordato.
Il volontario deve rispettare gli orari di servizio ed avvertire il coordinatore, tempestivamente, in caso di impedimento. Se possibile, è tenuto ad indicare un turno di recupero.
Viene considerato dimissionario il volontariato che ha accumulato 5 assenze consecutive non giustificate. Anche in caso di richiesta di aspettativa il periodo non può superare i 6 mesi.
Il volontario è munito di tessera personale di riconoscimento che deve essere ben visibile durante il servizio. La tessera rimane di proprietà dell’associazione e deve essere restituita quando si cessa di farne parte.
Il volontario in Ospedale non intraprende alcuna iniziativa di carattere personale senza l’autorizzazione del coordinatore ne tantomeno alcuna attività di carattere assistenziale di competenza del personale sanitario.
Il volontario è tenuto al segreto professionale per quanto viene a conoscenza, durante il servizio, sia nel rapporto con il malato che con il personale sanitario.
Il volontario è tenuto ad allontanarsi durante gli interventi sanitari e non è autorizzato a consultare i documenti sanitari.
Il volontario deve sempre ricordare che la sua scelta è per un servizio gratuito, non solo sul piano economico ma anche empatico ed affettivo.
In servizio è necessario che il volontario non manifesti preferenze verso i malati ma abbia la stessa disponibilità verso tutti, nessuno escluso.